Rapporto di Sviluppo Sostenibile 2019

Rapporto di Sviluppo Sostenibile 2019

Andriani pubblica il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, ribattezzato Rapporto di Sviluppo Sostenibile per testimoniare che ogni attività è rapportata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile raccolti nei 17 Goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La strategia imprenditoriale di Andriani verte sull’innovazione, ma anche su sostenibilità ed economia circolare: aderendo al Global Compact delle Nazioni Unite e integrando i principi del Patto Globale nell’intera gestione aziendale, infatti, l’azienda ha raccolto la sfida di affrontare gli aspetti più critici della globalizzazione. In questa direzione, Andriani S.p.A. crea, distribuisce e raccoglie valore rapportando ogni propria attività, progetto ed iniziativa agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: una sfida esercitata quotidianamente e rendicontata nel suo secondo Bilancio di Sostenibilità, appena pubblicato e denominato quest’anno Rapporto di Sviluppo Sostenibile per trasmettere con maggiore efficacia il proprio contributo tangibile ai 17 Goal dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Nel Rapporto di Sviluppo Sostenibile 2019, in coerenza con il bilancio di sostenibilità 2018, sono presenti numerosi rimandi agli SDGs, per fornire informazioni non finanziarie in tema di governance, diritti umani, componente personale, sociale, ambientale, e per dettagliare tutti gli elementi che contraddistinguono la strategia dell’azienda verso l’ambiente e le persone. Consulta qui il Rapporto di Sviluppo Sostenibile 2019

L’attenzione alle tematiche ambientali e sociali è infatti testimoniata dai molteplici progetti riportati in dettaglio nel Rapporto, arricchito dal racconto di ulteriori, importanti iniziative, sempre declinate in tema SDGs. Nel seguente video i nostri referenti raccontano nello specifico: la trasformazione in Società Benefit, il piano di Carbon Neutrality, lo Smart Building, i progetti di Filiera in Italia e in Etiopia per la salvaguardia del settore agricolo, delle comunità locali e della biodiversità.

ANDRIANI S.P.A. PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: IL PERCORSO VERSO LA CARBON NEUTRALITY


In riferimento agli SDGs nr. 7 e nr. 13 dell’Agenda 2030 dell’ONU, l’azienda ha adottato una politica ZeroCO2 volta all’efficientamento energetico e alla riduzione di emissioni di gas serra. Già dal 2014 Andriani S.p.A. si approvvigiona di energia elettrica proveniente da fonte rinnovabile, certificata “100% energia pulita Dolomiti Energia”, scelta che, nel solo 2019, le ha permesso di evitare l’emissione di 4.3391 tonnellate di CO2. Ma, entro la fine dell’anno, l’azienda punta anche al raggiungimento dell’autoproduzione dell’energia pari alla quantità consumata dallo stabilimento e alla produzione autonoma del calore necessario al processo di pastificazione, affiancando l’impianto di trigenerazione già esistente a una caldaia a biomasse alimentata con crusche di scarto derivate dal processo molitorio. Andriani si è posta, inoltre, un nuovo e sfidante obiettivo: raggiungere, entro il 2025, la Carbon Neutrality, ovvero l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Un percorso frutto di un mix di interventi diretti e indiretti perseguiti in modo graduale, nel quale si inseriscono anche complessi investimenti in economia circolare. Su questo ultimo tema, in concreto, alla già avvenuta installazione di un impianto di trigenerazione da gas, seguirà la realizzazione di impianti fotovoltaici. È prevista la produzione di biogas derivante dal processo di fermentazione anaerobica delle biomasse, proveniente anche da filiere agroalimentari limitrofe. Una miscela che, subendo un processo di upgrading, diventerà biometano. Le sostanze derivanti da questa trasformazione verranno poi reimpiegate: il digestato come fertilizzante per la Filiera di legumi di cui Andriani è capofila; il biometano, in forma liquida, come combustibile per l’autotrasporto delle merci, la CO2 recuperata da destinarsi alla produzione di alghe Spirulina. Proprio per la coltivazione delle alghe, oltre alla CO2 verranno utilizzati come nutrienti anche le acque reflue di lavaggio delle trafile e alcuni scarti produttivi. In collaborazione con Università e Centri di ricerca italiani, Andriani ha dato inoltre corso a test e analisi per valutare l’utilizzo delle alghe in ambito alimentare, nel prodotto pasta, ma soprattutto in ambito Pet Food, aprendosi così a nuovi segmenti di mercato.


ANDRIANI S.P.A. PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: IL NUOVO SMART BUILDING


Creare un ambiente di lavoro focalizzato alla sostenibilità e al wellbeing del personale attraverso una strutturazione degli spazi che promuova una modalità di lavoro smart, secondo principi di discrezionalità, trasparenza e benessere. È su questa base che Andriani S.p.A., presso la propria sede di Gravina in Puglia, ha realizzato lo Smart Building, nuova palazzina adibita ad uffici, dimostrando ancora una volta il proprio pensiero innovativo, specie alla luce dall’attuale situazione che ha costretto molte realtà a riorganizzarsi in favore dello smart working, investendo, in tempi non sospetti, sul concetto di flessibilità e liquidità applicate al lavoro.



L’azienda pugliese ha dunque scelto di introdurre nella People Strategy la Employee Value Proposition “Felicità sul lavoro, pensiero positivo”, focalizzandosi sul miglioramento della motivazione e dell’engagement dei dipendenti attraverso la valorizzazione degli elementi positivi che possono generare buon umore e felicità, con dirette ripercussioni su performance e standard di produttività. Lo Smart Building, la cui fase progettuale risale a novembre 2018, ha spazi ripensati secondo i principi dell’Activity Based Working, per permettere a ciascuno di scegliere, in base ai propri obiettivi, se lavorare alla scrivania, in spazi collaborativi oppure fuori dall’ufficio, semplicemente utilizzando una app sviluppata ad hoc che consente di prenotare con facilità scrivanie, isole collaborative o meeting room.



L’iniziativa di smart working è stata accompagnata da percorsi formativi ad hoc per rafforzare sia competenze trasversali che di tipo tecnico. In questa direzione va la partecipazione costante dello staff a percorsi di formazione e coaching per determinare un mindset change focalizzato sullo smart working, utilizzando metodologie innovative. In ambito Welfare, l’azienda ha inoltre istituito il progetto Andriani Wellness, dedicato al benessere psico-fisico dei propri collaboratori, che prevede corsi di risveglio muscolare, stretching, cardio-fitness e meditazione trascendentale a cura di professionisti all’interno della palestra annessa all’edificio. E, ponendo particolare attenzione al tema della sana alimentazione, presso la mensa interna per i dipendenti sono disponibili percorsi alimentari personalizzati, curati da uno chef e da un nutrizionista.



Anche dal punto di vista ambientale l’edifico, la cui realizzazione ha previsto lo stanziamento di circa 4 milioni di euro, è esempio di progettazione sostenibile, grazie a soluzioni di automazione dell’illuminazione e del riscaldamento in grado di garantire praticità, comfort ed efficienza energetica. Lo Smart Building, infatti, è a zero emissioni, secondo il principio di scambio energetico: la principale fonte di approvvigionamento dell’energia termica è il sottosuolo e, grazie all’impianto geotermico, vengono risparmiati 10.533 kg CO2 all’anno. L’efficienza è garantita anche in tema di risparmio idrico. La dotazione di serbatoi di recupero dell’acqua piovana, infatti, ne permette la raccolta e il successivo trattamento meccanico di purificazione per il riuso all’interno degli scarichi dei sanitari e per l’irrigazione delle aree a verde della struttura. Andriani, con l’introduzione dello Smart Working, ha avuto come effetto un notevole aumento della produttività dei dipendenti. Il livello di soddisfazione è risultato molto alto, con particolare riferimento a un miglioramento del work-life balance, tanto che l’azienda ha ricevuto la certificazione Great Place To Work® Italia, un riconoscimento prestigioso che racchiude in sé il significato di quella trasformazione culturale concreta di cui Andriani S.p.A. si fa portavoce ed è esempio virtuoso.



ANDRIANI S.P.A. PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE: I PROGETTI DI FILIERA IN ITALIA E IN ETIOPIA


Con lo scopo di salvaguardare il suolo e l’ambiente, di garantire la sicurezza e la qualità alimentare e di contribuire in modo diretto allo sviluppo della biodiversità, interpretando il 15° SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU, Andriani S.p.A. nel 2017 ha avviato una Filiera controllata per i Legumi che ha raggiunto i 5.000 ettari di terreni dislocati tra Puglia e Basilicata.


La Filiera, dedicata alla coltivazione di piselli, lenticchie rosse, verdi, nere, di ceci e di campi sperimentali di cicerchia, consente alle imprese agricole italiane aderenti di ottimizzare i disciplinari di coltivazione, sia in produzione integrata che biologica, e di allinearsi a criteri sostenibili attraverso strumenti e servizi informatici per la tracciabilità e il supporto circa le tecniche di coltivazione, attraverso cui monitorare tutti i processi produttivi in ottica di agricoltura di precisione.



Forte di questa esperienza, con l’intento di promuovere pratiche virtuose per un’agricoltura sostenibile anche fuori dai confini italiani, in un’ottica sempre più globale, Andriani S.p.A. ha avviato un nuovo progetto di Filiera sostenibile in Etiopia per la coltivazione del Teff. Il Teff è un’antico cereale alla base dell’alimentazione del popolo autoctono, oggi coltivato dalle comunità agricole locali, organizzate in semplici cooperative, con metodi tradizionali che si tramandano da millenni, ma che, purtroppo, non ne favoriscono la giusta resa né per quantità né per ritorno economico per gli stessi agricoltori.


La sfidante iniziativa di Andriani mira dunque ad aumentarne la produttività intervenendo, nel rispetto dei complessi equilibri tra innovazione e tradizione, sulle tecniche agricole, con l’introduzione di alcuni strumenti per una prima e semplice meccanizzazione del lavoro e con l’ottimizzazione dei successivi passaggi logistici ed analitici che incidono sulla qualità del prodotto finito.


Nella convinzione che, se gestita con pratiche sostenibili, l’agricoltura possa offrire cibo nutriente per tutti e generare redditi adeguati, sostenendo uno sviluppo rurale centrato sulle persone e, allo stesso tempo, proteggendo l’ambiente.